sabato 7 marzo 2009

Bancarella Buona Stampa


Il nuovo gruppo GIMi formatosi da pochi mesi a Rovereto (Tn), in occasione della festività di Ognissanti, ha organizzato nella parrocchia di Lugana di Sirmione una bancherella per la diffusione della buona stampa con libri di p.Enzo Redolfi in offerta libera.

Alle prime ore dell’alba noi militi, accompagnati dal suor Carla,ci siamo mossi da Rovereto e dintorni, un po’ assonnati ma carichi di voglia di fare del bene!

Giunti a Lugana,i cari alpini ci hanno accolto nel gazebo da loro generosamente preparato.

All’inizio, il tempo era incerto ed eravamo un po’ sfiduciati, ma… dopo la prima Messa, ecco il sole!

Che bello poter muoverci di qua e di là fra i tavoli per ascoltare i bisogni delle persone e accontentare i loro desideri!

Per animare nello spirito di fraternità la Festa, una futura milite, nei momenti liberi, ci ha insegnava a fare delle splendide sculture con i palloncini che attiravano i bambini …. Questi poi,sempre più incuriositi, a loro volta,attiravano nel gazebo genitori e nonni…i quali,naturalmente, acquistavano libri!

Ci siamo divertiti molto..

L’iniziativa è stata accolta dal parroco don Sergio e dalla parrocchia con interesse e gioia. Siamo contenti di aver potuto dare il nostro apporto alla diffusione della buona Stampa, di aver potuto donare un sorriso, un saluto alla gente di Lugana e un aiuto allo scrittore dei libri.

Se volete conoscere i libri di p.Enzo, potete cercare su internet il sito:www.lafedepenzo.it

Cari giovani Militi,vi abbiamo raccontato questa nostra esperienza per invitarvi a ripeterla a vostra volta.

E’ veramente bello fare del bene senza ricompensa!

Vangelo del giorno 7 marzo


Mt 5, 43-48

Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.

venerdì 6 marzo 2009

Vangelo del giorno 6 marzo

Mt 5,20-26

Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.

Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!

giovedì 5 marzo 2009

Una "festa" falsa

C’erano una volta delle operaie tutte lavoro, fede socialista e sindacato; e c’era un padrone cattivo. Un giorno, le lavoratrici si misero in sciopero e si asserragliarono nella fabbrica. Qualcuno (il padrone stesso, a quanto si dice) appiccò il fuoco e 129 donne trovarono atroce morte. Era l’8 marzo 1908, a New York. Due anni dopo, la leggendaria femminista tedesca Clara Zetkin propose, al Congresso socialista di Copenaghen, che l’8 marzo, in ricordo di quelle martiri sociali, fosse proclamato «giornata internazionale della donna». Storia molto commovente, letta tante volte in libri e in giornali, fatta argomento di comizi, di opuscoli di propaganda, di parole d’ordine per le sfilate e le manifestazioni: prima del femminismo e poi di tutti. Si, storia commovente. Con un solo difetto: che è falsa. Eh già, nessun epico sciopero femminile, nessun incendio si sono verificati un 8 marzo del 1908, a New York. Qui, nel 1911 (quando già la «Giornata della donna» era stata istituita), se proprio si vogliono spulciar giornali, bruciò, per cause accidentali, una fabbrica: ci furono dei morti, ma erano di entrambi i sessi. Il sindacalismo e gli scioperi non c’entravano. E neanche il mese di marzo. Piuttosto imbarazzante scoprire di recente (e da parte di insospettabili quanto deluse femministe) che il mitico 8 marzo si basa su un falso che, a quanto pare, fu elaborato dalla stampa comunista ai tempi della guerra fredda, inventando persino il numero preciso di donne morte: 129… Ma è anche straordinario constatare quanto sia plagiabile proprio quella cultura che più si dice «critica», che guarda con compatimento (per esempio) chi prenda ancora sul serio quelle «antiche leggende orientali» che sarebbero il Natale, la Pasqua, le altre ricorrenze cristiane. E, dunque, a qualcuno che facesse dell’ironia sulle vostre, di feste e pratiche religiose (messa, processioni, pellegrinaggi), provate a ricordargli quanto 8 marzo ha preso sul serio, senza mai curarsi di andare a controllare che ci fosse dietro.

Autore: Vittorio Messori.
Fonte: Pensare la storia (pagine 107 e 108).

Vangelo del giorno 5 marzo


Mt 7,7-12

Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!

Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.