Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
lunedì 30 marzo 2009
Vangelo del giorno 30 marzo
Gv 8,1-11
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1 commento:
Mi piacerebbe sapere che cosa ha scritto Gesù per terra. A chi – con la legge di Mosè in mano – vuole lapidare una donna perché sorpresa nel peccato, Gesù con il suo gesto, fa spostare l’attenzione sul “suo dito”, su di lui che scrive per terra.
Con il suo atteggiamento Gesù permette a tutti – donna inclusa – di prendere coscienza di quanto il proprio cuore sia impenetrabile al dito di Dio che ha scritto nella nostra vita la legge dell’amore, unica legge capace di proteggere e rinnovare la vita.
Con il suo dito che riscrive la legge dell’amore Gesù ricrea la mia vita e mi chiede di fare altrettanto con la vita dei miei fratelli e sorelle.
Gesù scrive “misericordia” nella nostra vita. Non perché non vede il nostro peccato, ma perché crede che la nostra vita può costruirsi a partire dalla legge dell’amore. Anche là dove sbagliamo, anche là dove possiamo tradire, Gesù scrive misericordia, riscrive la legge del Padre. La Sua vita è stata tutta un “riconciliare” la creatura con il Creatore, il figlio con il Padre, il peccatore con Dio. Lo ha fatto donando la sua vita, per amore. Lo ha fatto chinandosi e impastandosi con l’umanità fatta di terra.
Non so cosa abbia scritto per terra, ma so che nella vita dell’umanità Gesù ha scritto in grande la legge dell’amore, l’unica legge che ci fa “tornare a casa”, coscienti del male che ha intaccato la nostra vita, ma anche certi di non essere soli nel camminare.
Come Gesù perdona la donna adultera, Gesù perdona e ama ciascuno di noi.
Ti ringrazio, mio Signore, perché non mi lasci solo nel mio errore. Perché hai sempre compassione e misericordia. perché mi doni forza per tornare a camminare.
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