lunedì 9 marzo 2009

Gli uomini e gli animali nella società contemporanea

Come di dovrebbe impostare e interpretare il rapporto uomo-animali?

Per capire meglio questo rapporto occorre innazittutto fare una distinzione tra animali domestici e addomesticati. Animali che possono essere addomesticati sono, per esempio la tigre, l'orso, ecc. Gli animali domestici sono, ovviamente, il cane e il gatto che hanno le caratteristiche per vivere e convivere con l'uomo. Quando sono abbandonati o lasciati liberi essi non perdono la loro domestichezza. Ciò evidenzia che questo rapporto uomo-animale è il frutto di quella che ormai si chiama coevoluzione, cioè gli animali hanno iniziato ad interagire con il gruppo umano(branco)indipendentemente dalla volontà dell'uomo.
Seguendo questa coevoluzione l'animale lo ritroviamo in casa, perchè in tempi passati avevano delle funzionalità ben precise, che ora sono andate via via a scemare. Infatti oggi l'estetica interessa di più della funzionalità che, per esempio, un cane da guardia potrebbe dare. Si preferiscono e si scelgono razze che, mi duole dire, vanno di moda. Purtroppo sì: anche gli animali sono diventati degli accessori. In generale, però, si sceglie un animale domestico perchè questi tipi di animali danno affetto e, a loro volta, sono capaci di riceverlo.
Approposito, qualcuno può confondere questo affetto con una sorta di "amore" antropomorfizzante. Se nei confronti degli animali si può parlare di amore, esso deve identificarsi in un confine per riconoscere precisamente l'identità, la dignità e il contesto giusto dell'animale. Altrimenti l'animale rischia severamente di diventare una semplice appendice del proprietario.
Questo rispetto deve avere anche una risonanza generale, cioè ci dovrebbe essere una sensibilità particolare per i nostri amici a 4 zampe. Nel corso del tempo ci sono stati tanti progressi in questo senso, ma tante altre conquiste devono essere ancora fatte. Anche perchè nella nostra società si fa sempre più marcata la divisione tra zoofili e zoofobi, i quali, questi ultimi, si dimostrano intolleranti nella convivenza con gli animali. Una volta non era così: il cane e il gatto erano funzionali(uno faceva la guardia, l'altro teneva lontano i ratti), quindi esisteva una tolleranza, una accettazione comune. Oggi quindi occorre tornare a una cultura dell'accettazione generale della presenza dell'animale e imparare a difendere questa inevitabile convivenza, anche attraverso le leggi. A livello di direttive europee c'è ancora una visione funzionale all'uomo e alla società, ma non alla dignità dell'animale.

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