sabato 12 dicembre 2009

Vangelo del giorno 12 dicembre 2009

“In attesa…con i segni…” Mt 17,10-13

Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.

1 commento:

GiMI ha detto...

Siamo ormai a metà dell’Avvento. L’attesa si fa breve. L’attesa del Salvatore è breve? Non è che invece si allunghi? Troppo preoccupato di attendere in realtà non attendo nessuno. Posticipo ogni anno la data più in là. Sono un po’ come gli scribi: so che deve venire Elia, il segno… ma non lo vedo… non lo riconosco… lo tratto male…

In fondo fare come gli scribi è un modo per non muovermi. Aspetto la salvezza, ma nella realtà non mi guardo in giro, perché mi sento già salvo. Salvo per quello che conosco e so fare… salvo perché sto a quanto mi è stato insegnato e ho scoperto… salvo perché la mia vita, nonostante qualche fatica, gira bene… mi sento capace di auto-salvezza e allora non vedo nulla e nessuno che mi ricorda che la “mia Salvezza” è vicina, mi è accanto.

Quanti “Elia-Giovanni Battista” costellano il cammino della mia vita senza che io sia capace di rallegrarmi e godere del calore che promanano. Quanti prodigi di tenerezza e di amore segnano quotidianamente il mio sentiero e mi richiamano ad aprirmi all’Altro e agli altri. Quante “parole” di richiamo segnano la mia giornata…

Beati coloro che vedono e sentono… Ho bisogno di questo “miracolo”: credere che anch’io ho intorno segnali veri che mi dicono che il Salvatore è accanto a me; riconoscerli; trattarli per quello che sono… Segnali del gioco di salvezza già iniziato…