… modelli… Lc 9,7-9
Il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elia», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
1 commento:
Ci sono “modelli” di pensiero, di vita, religiosi… – non importa se vecchi o nuovi – che impediscono di rispondere alla domanda che anche Erode si è posto: “Chi è dunque costui?”. Ogni “modello” ha già in sé la risposta. Se garantisce di un percorso intellettuale e di vita, nello stesso tempo diventa una gabbia rigida, che impedisce l’incontro vero con la novità. Quello che vale per i contemporanei di Gesù, vale oggi per me. Di fronte al Vangelo di Gesù, quali sono i “modelli” che mi sono costruito nel tempo? che mi sono stati dati, ho accettato? Quanto sono aperto alla novità, non per curiosità ma per lasciarmi cambiare dalla novità che è Gesù? La curiosità di Erode non lo porterà a nessun incontro, neppure quando gli condurranno davanti Gesù. Lasciarsi coinvolgere in modo personale nella novità portata da Gesù, e che è Gesù, non è per nulla scontato, neppure per chi dice di credere. La “novità Gesù” è il “fine” della sua vita, la croce, l’offerta di sé per la vita dell’altro. È il massimo di libertà che squarcia ogni “modello religioso” che io mi posso essere costruito o a cui posso aver aderito. La libertà della vita donata, e che tale dono genera, non può essere contenuta da nessuna parte per il semplice motivo che Dio non si può “contenere”. Costringerlo nei miei “modelli” è non riconoscerlo…
Ti chiedo oggi la Tua libertà nel dono, per ritrovare la mia vita in modo pieno.
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