martedì 11 agosto 2009

Vangelo del giorno 11 agosto


+ Dal Vangelo secondo Matteo 18,1-5.10.12-14
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?".
Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: "In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli".

1 commento:

GiMI ha detto...

Un poema inglese risalente al Medioevo racconta come un gioielliere sogni di aver ritrovato sua figlia, Perla, morta in tenera età. La piccola gli appare in Paradiso, vestita come una regina, la sposa dell'Agnello. Suo padre è contento di rivederla, ma, nello stesso tempo, è sorpreso per via della sua veste regale. La bimba gli spiega che la Vergine, Madre di Gesù, che, in quanto Imperatrice del cielo, comanda su ogni cosa, non rifiuta a nessuno la sua eredità, se purificato dal sangue di Cristo. Così Perla aveva ottenuto quella ricompensa non di diritto, non grazie alla preghiera e al sacrificio, ma soltanto grazie alla sua innocenza. Può essere illuminante il riferimento al brano del Vangelo di Matteo letto oggi. Mentre i discepoli rimproverano le madri per aver portato i loro bambini con la speranza che Gesù li toccasse, sentiamo dire proprio da Gesù che il regno dei cieli è per i bambini, per coloro cioè che sono innocenti, senza macchia e senza peccato.
Si svela così il senso allegorico della perla "di grande valore" per comprare la quale il mercante vende tutti i suoi averi (Mt 13,45-46). Noi dobbiamo diventare come bambini, cioè rinascere per la grazia e per mezzo di un'umile penitenza.