venerdì 5 giugno 2009

Vangelo del giorno 5 giugno

Mc 12,35-37.

Gesù continuava a parlare, insegnando nel tempio: «Come mai dicono gli scribi che il Messia è figlio di Davide?
Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo: Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi.
Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?». E la numerosa folla lo ascoltava volentieri.

1 commento:

GiMI ha detto...

Marco con il suo vangelo cerca di provocare una risposta: chi è Gesù per te. Meglio ancora: quel Gesù di Nazareth è colui che può riempire di senso la tua vita? Salvarla?

Una risposta da “cercare” in mille modi. Uno è quello di continuare a interrogare la Scrittura. È questa una via privilegiata per trovare una risposta sul “chi è Gesù per me”. La bellezza della Scrittura sta nel fatto che resta sempre fonte di “provocazione”, fonte di nuovi interrogativi. Da “ascoltare volentieri”, come la folla ascoltava volentieri Gesù nel tempio. A noi abituati ad avere le risposte subito e possibilmente chiare, Gesù propone la pazienza della ricerca. A noi spesso concentrati sulle nostre “personali verità” Gesù propone la virtù dell’ascolto. A noi abituati ad essere il centro della risposta, Gesù propone la strada delle domande…