Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di Sidone. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
1 commento:
Questa terza settimana del cammino di quaresimale si apre con una domanda che non è mai scontata e che sono chiamato a farmi con onestà: in che misura sono aperto a un nuovo, e non scontato, incontro con il Signore? Quanto sono rinchiuso nelle mie convinzioni di avere già capito tutto e di essere nel giusto? Solo se mi metto in questa situazione vedo il cammino che ho da fare e la “compagnia” che mi è stata messa accanto. Gesù di Nazaret. Solo se resto in questa situazione di “accoglienza” mi ritrovo tra le mani, gratuitamente, il segreto della novità della vita. Gesù, con la sua Parola, si offre come possibilità. Nuova. Originale. Forse la do per scontata perché credo di “conoscerla”, fa parte del mio vissuto, perché l’ho già sentita, ho già partecipato a riti… sono già cristiano.
Luca, con le sue parole di oggi, mi chiede di cercare la “novità” in ciò che già conosco. Mi chiede di “lasciarmi attraversare” dalla Parola, come Gesù attraversa il “rifiuto” dei suoi compaesani, di coloro che credono di conoscerlo già.
Lasciarmi attraversare dalla Parola è mettermi in una situazione di “ascolto”, anche se Gesù con la sua presenza “giudica” la mia vita. Giudica quella parte di me che pretende di fare da solo. Di essere artefice della propria salvezza. La vedova di Sarepta e Naaman il Siro si affidano a uomini di Dio: Elia ed Eliseo… Oggi mi viene chiesto di “fidarmi” di Gesù. Di qui nasce una storia di salvezza anche per me. Perché l’uomo di Nazaret non si disgusta certo per il mio male… anzi, lo cerca, lo salva, perché mi ama.
Signore Gesù, attraversa ogni mia resistenza, perché ho bisogno di te, del tuo amore, della tua salvezza.
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